Bando Building Automation

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Bando Building Automation

Il sistema per evitare sprechi e monitorare i consumi
Conforme ai requisiti previsti nell’ecobonus 65% e nel superbonus 110%
Per ulteriori dettagli visita i seguenti siti:
Ci sono però dei requisiti obbligatori che gli impianti di building automation devono rispettare per essere ammissibili alle agevolazioni volte al risparmio energetico.
Prima di tutto, gli impianti devono consentire la gestione automatica e personalizzata dell’impianto di climatizzazione invernale e/o di quello legato alla produzione di acqua calda sanitaria.
Gli impianti di building automation devono anche prevedere obbligatoriamente:
  • La visualizzazione, attraverso canali multimediali, dei consumi energetici con la fornitura periodica dei dati;
  • La visualizzazione dello stato di funzionamento degli apparecchi e della temperatura di regolazione degli impianti;
  • L’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Con building automation si intende tutto ciò che riguarda l’automazione e il controllo delle funzioni degli impianti di un edificio non a uso abitativo, come ad esempio un edificio pubblico, una struttura alberghiera, una scuola o un ospedale. I possibili campi di intervento riguardano il controllo automatico della parte HVAC di un edificio (Heating, Ventilation and Air Conditioning, ovvero tutto ciò che riguarda il riscaldamento, la ventilazione e condizionamento dell’aria), l’impianto elettrico, l’illuminazione, il controllo degli accessi, i sistemi di sicurezza e altro ancora.

BUILDING AUTOMATION: COS’È E COME OTTENERE IL SUPERBONUS 110%

Il passaggio dagli impianti tradizionali a quelli digitali permette di beneficiare del Superbonus 110% per le tre macrocategorie della Building Automation: Energy, Entertainment e Safety & Security. Vediamo come.
Con building automation si intende tutto ciò che riguarda l’automazione e il controllo delle funzioni degli impianti di un edificio non a uso abitativo, come ad esempio un edificio pubblico, una struttura alberghiera, una scuola o un ospedale. I possibili campi di intervento riguardano il controllo automatico della parte HVAC di un edificio (Heating, Ventilation and Air Conditioning, ovvero tutto ciò che riguarda il riscaldamento, la ventilazione e condizionamento dell’aria), l’impianto elettrico, l’illuminazione, il controllo degli accessi, i sistemi di sicurezza e altro ancora.
La building automation si prefigge di automatizzare e gestire tutte le funzioni “Smart” dell’edificio, controllando che si svolgano in maniera regolare, ottimizzando le prestazioni al fine di aumentarne la vivibilità, il comfort, la sicurezza e la sostenibilità, sia economica, sia ambientale. Si può altresì definire come una maniera intelligente per controllare tutti gli impianti di un edificio, ottenendo in tal modo un notevole risparmio energetico e una maggiore sicurezza per chi lo abita.
BUILDING AUTOMATION E SUPERBONUS 110%
Proprio per l’ottimizzazione intrinseca che portano con sé gli interventi di building automation e le installazioni dei sistemi gli interventi di questo tipo permettono di accedere agli incentivi volti alla riqualificazione energetica degli edifici, introdotti attraverso il Decreto Rilancio del 2020, e più comunemente conosciuti come Superbonus 110%. Ovviamente è necessario che siano rispettati determinati requisiti specifici.
In base a quanto stabilito dal decreto del luglio 2020, i sistemi relativi alla building automation devono possedere delle precise caratteristiche tra cui consentire la gestione automatica degli impianti, nello specifico di quelli per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e i climatizzatori. Per poter usufruire del Superbonus i sistemi devono essere in grado di fornire periodicamente dei dati relativi alle condizioni di funzionamento e la temperatura che regola gli impianti. Altro fattore essenziale è quello di poter consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione periodica degli impianti, anche da remoto.
Può essere interessante sapere che, per quanto riguarda le spese agevolate, le detrazioni spettano per tutte le spese relative alla fornitura e posa in opera delle apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche oltre che per le opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione dei sistemi di building automation all’interno degli edifici in fase di ristrutturazione o delle nuove unità abitative. Non sono comprese invece, le spese relative all’acquisto dei dispositivi che consentono di interagire da remoto con le apparecchiature, come personal computer, tablet e cellulari.
Possono rientrare nel Superbonus 110% come interventi trainati anche tutti gli ambiti della building automation che riguardano l’impianto termico dell’edificio e contribuiscono al suo controllo e monitoraggio, con particolare riferimento alle fasi di distribuzione e di emissione in ambiente di caldo e freddo. Inoltre sono presi in considerazione la regolazione e il controllo di sistemi di schermatura solare e chiusure tecniche oscuranti di tipo mobile.
Non rientrano invece nel bonus 110% interventi sul controllo e la gestione dell’illuminazione, sulle motorizzazioni, videosorveglianza o altri dispositivi centralizzati.
BUILDING AUTOMATION: QUALI INTERVENTI E MASSIMALI
L’ammontare massimo delle detrazioni fiscali, cioè della spesa consentita, è calcolato sulla base della spesa prevista per ogni tipologia specifica di intervento ed equivale a circa 50 euro al mq. La detrazione massima, per gli interventi di building automation, è pari a euro 15.000.
LE SOLUZIONI D’AVANGUARDIA PER LA GESTIONE INTELLIGENTE
La building automation rappresenta al contempo sia una sfida impegnativa, sia una grande opportunità perché getta le basi di una connessione sempre più stretta tra la progettazione architettonica e quella impiantistica. Sarà proprio questa integrazione a mettere sullo stesso piano elementi diversi ma necessari affinché il risultato garantisca maggiore sicurezza, comfort, vivibilità e risparmio energetico.
Domotica e building automation per Superbonus e Ecobonus 65
Guida completa sulla building automation e domotica per il Superbonus 110% e l’Ecobonus al 65%. Quali dispositivi ci ricadono, spese ammissibili, massimali e pratica Enea.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, fino al 31 dicembre 2021, è possibile portare in detrazione anche la domotica. Ma non tutti i dispositivi, solo la building automation relativa agli impianti di climatizzazione degli ambienti e di generazione dell’acqua calda sanitaria ACS.
Difatti, per building automation, l’Agenzia delle Entrate intende tutti quei dispositivi che consentono la gestione automatica degli impianti di riscaldamento, produzione di ACS o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto (wifi, wireless ecc.).
Addirittura, potrai scegliere tra due tipi di incentivo: l’Ecobonus 65% e il Superbonus al 100%.
Vediamo in quali casi:
Building automation: Ecobonus 65% e Superbonus 110%.
Secondo l’art. 11 del Decreto Efficienza Energetica o requisiti:
Nel caso di interventi di installazione di sistemi di building-automation, installati nelle unità abitative congiuntamente o indipendentemente dagli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, l’asseverazione, o idonea documentazione prodotta dal fornitore degli apparecchi, specifica che la suddetta tecnologia afferisce almeno alla classe B della norma EN 15232 e consente la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva in maniera idonea a:
a) mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti;
b) mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
c) consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.”
Queste sono le caratteristiche che deve possedere un sistema per poter accedere al bonus domotica. Questi requisiti dovranno essere certificati dal progettista. Per gli impianti di potenza utile inferiore a 100 kW, il rispetto dei requisiti potrà anche essere asseverato tramite una dichiarazione dell’installatore.
Il costo di questi sistemi dovrà rispettare i costi unitari contenuti nel prezzario regionale oppure il prezzario DEI  e la detrazione massima ammissibile è di 15.000 €.

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