Caro bollette, chi sarà tutelato dalle nuove misure e chi non subirà gli aumenti

Il governo ha stanziato altri 5,6 miliardi per estendere gli interventi contro gli aumenti fino a fine giugno 2022. Verranno utilizzati per potenziare il bonus sociale che riguarderà 3,5 milioni di famiglie e per elaborare una strategia energetica di lungo termine. Nonostante le risorse, però, gli italiani si troveranno ad affrontare una stangata da 33,7 miliardi di euro. Per ora si salvano dai rincari solo le tariffe a prezzo fisso del libero mercato.
Il governo mette in campo nuove misure per combattere il caro bollette. Con un nuovo maxidecreto l’esecutivo ha stanziato risorse per arginare gli aumenti, ma anche per elaborare una strategia energetica di più lungo termine, basata sul potenziamento delle rinnovabili da un lato e sull’aumento della produzione di gas nazionale dall’altro.
La copertura degli interventi durerà fino alla fine del secondo trimestre, quindi fino a fine giugno, e vanno ad aggiungersi a quelle già introdotte per il periodo gennaio-marzo 2022. Le misure ricalcano quelle dei primi tre mesi, con uno stanziamento però leggermente superiore, pari a circa 5,8 miliardi.
Con 3 miliardi verranno azzerati gli oneri di sistema sull’elettricità, sia per gli utenti domestici che per le imprese piccole e grandi; con 590 milioni verrà invece ridotta al 5% l’Iva sul gas, che beneficerà anche di un taglio degli oneri per altri 480 milioni
Al rafforzamento del bonus sociale per 3,5 milioni di famiglie saranno destinati 500 milioni. Lo sconto nella bolletta di luce, gas e acqua è previsto per le famiglie in condizioni di disagio economico e per i nuclei familiari numerosi
Mentre per il credito di imposta a favore delle imprese energivore, già sperimentato nel decreto Sostegni-ter, sono stanziati 700 milioni.
La vera novità consiste nello stesso tipo di agevolazione concesso. anche alle aziende gasivore, circa mille, come ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, a cui vengono destinati oltre 500 milioni.
La copertura degli interventi durerà fino alla fine del secondo trimestre, quindi fino a fine giugno, e vanno ad aggiungersi a quelle già introdotte per il periodo gennaio-marzo 2022. Le misure ricalcano quelle dei primi tre mesi, con uno stanziamento però leggermente superiore, pari a circa 5,8 miliardi.
Con 3 miliardi verranno azzerati gli oneri di sistema sull’elettricità, sia per gli utenti domestici che per le imprese piccole e grandi; con 590 milioni verrà invece ridotta al 5% l’Iva sul gas, che beneficerà anche di un taglio degli oneri per altri 480 milioni
Al rafforzamento del bonus sociale per 3,5 milioni di famiglie saranno destinati 500 milioni. Lo sconto nella bolletta di luce, gas e acqua è previsto per le famiglie in condizioni di disagio economico e per i nuclei familiari numerosi
Mentre per il credito di imposta a favore delle imprese energivore, già sperimentato nel decreto Sostegni-ter, sono stanziati 700 milioni.
La vera novità consiste nello stesso tipo di agevolazione concesso. anche alle aziende gasivore, circa mille, come ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, a cui vengono destinati oltre 500 milioni.
Capitolo aggiuntivo quello degli enti locali: per mantenere gli ospedali le Regioni potranno contare su 400 milioni di euro, mentre per assicurare “la continuità dei servizi” i Comuni avranno a disposizione altri 300 milioni.
Ma nonostante la misura da quasi 6 miliardi del governo Draghi, nel primo semestre di quest’anno le famiglie e le imprese dovranno comunque farsi carico di un rincaro da 33,7 miliardi di euro in bolletta. La stima è dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia)
Rispetto al 2019, la Cgia ha calcolato per il primo semestre 2022 un aumento del costo di luce e gas di 44,8 miliardi, di cui 15,4 in capo alle famiglie e 29,4 alle imprese.
Se dal rincaro complessivo eliminiamo le risorse introdotte con la legge di Bilancio 2022 (3,8 miliardi), col decreto del 21 gennaio (1,7 miliardi) e i 5,6 miliardi approvati di recente, l’extra costo da pagare rimane di 33,7 miliardi: 8,9 sulle spalle delle famiglie e 24,9 su quelle delle aziende.
Secondo le stime di Facile.it il beneficio per i consumatori già nel periodo gennaio-marzo 2022 è pari, sulla sola bolletta elettrica, a poco meno di 10 euro al mese, per un totale di circa 28 euro in meno nel primo trimestre.
Gli aumenti toccano soprattutto i consumatori in regime di maggior tutela, che garantisce al consumatore l’erogazione di energia elettrica e gas alle condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera).
Le tariffe sono soggette a una variazione periodica ogni tre mesi decisa dall’Autorità. Dato che le tariffe continuano ad alzarsi, sono i clienti a maggior tutela a soffrire di più i rincari dell’energia.
In realtà, a essere colpiti dagli aumenti sono anche i clienti del mercato libero. Le forniture con prezzo variabile dell’energia subiscono rincari molto simili a quelli che gravano sui clienti del mercato di maggior tutela.
Per ora, sono al riparo dai rincari soltanto i clienti che hanno scelto un piano tariffario del mercato libero con prezzo bloccato, attivato.
Ma nonostante la misura da quasi 6 miliardi del governo Draghi, nel primo semestre di quest’anno le famiglie e le imprese dovranno comunque farsi carico di un rincaro da 33,7 miliardi di euro in bolletta. La stima è dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia)
Rispetto al 2019, la Cgia ha calcolato per il primo semestre 2022 un aumento del costo di luce e gas di 44,8 miliardi, di cui 15,4 in capo alle famiglie e 29,4 alle imprese.
Se dal rincaro complessivo eliminiamo le risorse introdotte con la legge di Bilancio 2022 (3,8 miliardi), col decreto del 21 gennaio (1,7 miliardi) e i 5,6 miliardi approvati di recente, l’extra costo da pagare rimane di 33,7 miliardi: 8,9 sulle spalle delle famiglie e 24,9 su quelle delle aziende.
Secondo le stime di Facile.it il beneficio per i consumatori già nel periodo gennaio-marzo 2022 è pari, sulla sola bolletta elettrica, a poco meno di 10 euro al mese, per un totale di circa 28 euro in meno nel primo trimestre.
Gli aumenti toccano soprattutto i consumatori in regime di maggior tutela, che garantisce al consumatore l’erogazione di energia elettrica e gas alle condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera).
Le tariffe sono soggette a una variazione periodica ogni tre mesi decisa dall’Autorità. Dato che le tariffe continuano ad alzarsi, sono i clienti a maggior tutela a soffrire di più i rincari dell’energia.
In realtà, a essere colpiti dagli aumenti sono anche i clienti del mercato libero. Le forniture con prezzo variabile dell’energia subiscono rincari molto simili a quelli che gravano sui clienti del mercato di maggior tutela.
Per ora, sono al riparo dai rincari soltanto i clienti che hanno scelto un piano tariffario del mercato libero con prezzo bloccato, attivato.
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